L’impatto che i chatbot hanno sulle interazioni online è reale ed è misurabile, come mostrano i risultati del report realizzato da Drift, SurveyMonkey Audience, Salesforce e Myclever.
Esaminiamo i risultati più interessanti del report per verificare l’effettiva utilità dei chatbot per i brand e l’efficacia nel gestire le problematiche più comuni degli utenti.
I problemi più comuni riscontrati dagli utenti online
La frustrazione più frequente fra gli utenti è quella di visitare siti difficili da navigare (il 34% degli utenti), non riuscire a trovare risposte a domande semplici (il 31%) o non reperire informazioni essenziali come indirizzo, numero di telefono e orari di apertura (il 28%).
Nell’era dell’on-demand, dove ogni cosa sembra essere disponibile con un click, i clienti si aspettano di trovare le informazioni che stanno cercando velocemente e con facilità.
Se non riescono a farlo, ciò può favorire i competitor che forniscono una user experience migliore.
Riguardo gli utilizzi previsti dei chatbot, gli utenti hanno risposto che fra le necessità più comuni c’è l’ottenere risposte in caso di emergenza (37%), risolvere un problema (35%), ottenere risposte e spiegazioni dettagliate (35%). Interessante notare che il 34% degli utenti prevede di usare un chatbot come mezzo per trovare il servizio assistenza con un umano.
Il report completo è consultabile seguendo questo link: blog.drift.com/chatbots-report/.
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